Teatro a Corte 2013 presenta la sua 14ª edizione dal 5 al 21 luglio 2013 a Torino e in alcune delle più affascinanti dimore sabaude del Piemonte, dalla Reggia di Venaria al Castello di Racconigi, dal Castello di Agliè a quello di Rivoli, scenario di alcuni tra i più interessanti spettacoli della nuova scena europea, fra circo, danza, teatro e arti performative. Per la prima volta anche la foresta della Mandria sarà il palcoscenico di una performance, quella di Alexandra Broeder. Sede di spettacoli saranno inoltre il Teatro Astra (gestito per il quarto anno dalla Fondazione Teatro Piemonte Europa), Piazza Castello a Torino e le Officine Grandi Riparazioni, altro luogo nuovo per il festival dove si svolgeranno due performance e la festa per il pubblico, gli artisti e gli operatori che il 6 luglio prossimo saluteranno il varo dell’edizione 2013.
Altra novità di quest’anno è il trasferimento del cuore del festival dentro e accanto al Polo Reale torinese: la sala stampa nel Palazzo della Regione a Piazza Castello, la biglietteria a Palazzo Reale, la sede delle colazioni e degli incontri tra artisti, giornalisti e pubblico nella splendida cornice dell’Ufficio di Frutteria, oggi Caffetteria di Palazzo Reale.
Una vetrina olandese con diversi progetti site specific, fra natura e spazi urbani.
L’Olanda è il paese cui è dedicata la vetrina internazionale di questa edizione che, in occasione dei 300 anni dalla firma del trattato di Utrecht e dei festeggiamenti che legano la città olandese a Torino, presenta il lavoro di un gruppo di artisti d’eccezione, impegnati in una serie di progetti site specific che condurranno il pubblico all’incontro con piccole e grandi emozioni in un bosco, per le stanze di un castello, su di un autobus, in un container o in un tunnel sintetico che dialoga con il paesaggio. Dries Verhoeven in The Big Movement (5, 6, 7 luglio) trasformerà il traffico di piazza Castello e il brulicare dei passanti in una coreografia che racconta l’Occidente visto con gli occhi di una ragazzina asiatica, da osservare in diretta, ma come se si fosse al cinema; Boukje Schweigman (5, 6, 7 luglio) in Bolla conduce il pubblico in un morbido spazio ancestrale, fatto di materiali sintetici, per poi portarlo dantescamente a “riveder le stelle” del paesaggio che si perde nell’infinito di Venaria Reale; Nick Steur (12 e 13 luglio) in Freeze! giocherà con lo stupore infantile che abita in ciascuno di noi, scovandolo con la naturalezza e la semplicità di un’insolita passeggiata in un bosco o nelle stanze di un castello (Nick infatti realizza creazioni singolari, disponendo e impilando pietre in modi inimmaginabili); Alexandra Broeder (19 e 20 luglio) realizzerà WasteLand all’interno del Parco La Mandria, un percorso speciale e del tutto misterioso in cui la sorpresa e l’inatteso sono il vero motore delle azioni; gli italiani C.ie Zerogrammi, dopo la realizzazione di una fortunatissima coproduzione premiata con il prestigioso Golden Mask in seno alla vetrina russa del Festival nel 2011, collaborano ora con il festival Oerol, nell’isola olandese di Tershelling, per la realizzazione di Wolkenheimat | Trattato della lontananza (12 luglio), un evento speciale che unirà i due festival. La danza olandese è rappresentata al festival da Keren Levi (19 luglio) con la prima nazionale di The Dry Piece, uno spettacolo sul valore del corpo nella società contemporanea fra azioni dal vivo e immagini in video.
Cinque volte Circo: di ricerca, bucolico, thriller, magico e contaminato con la danza.
L’edizione 2013 offre uno spaccato prezioso delle nuove declinazioni di un genere in continua trasformazione: il circo contemporaneo, spaziando dalla Francia alla Finlandia fino alla Spagna. Dalla Francia, per l’apertura del festival il 5 e 6 luglio, arriva in prima nazionale un fenomeno culto, il giovane collettivo Ivan Mosjoukine, acclamato dalla critica d’oltralpe, con uno spettacolo definito “circo di ricerca”, dal titolo De nos jours [Notes on the circus] in cui prendono vita 80 vignette sul tema del circo per realizzare un destabilizzante manifesto artistico alla base del quale c’è un principio semplice e chiaro: tutto viene mostrato nel suo farsi, senza trucchi o effetti speciali, perché “è quel che si vede ad essere magico”. Non rinunciano però alla magia due maghi di professione, il finlandese Kalle Nio e il francese Yann Frisch, esponenti di rilievo della “Nouvelle Magie”. Sabato 6 luglio, Kalle Nio presenta in prima nazionale presso le Officine Grandi Riparazioni, Lähtö/Départ la sua ultima creazione, abile incrocio fra circo, danza, arti visive e magia che racconta di una coppia in crisi immersa in un labirinto di specchi nel mezzo di un salotto borghese con abiti volanti e mobili sospesi. Prima del debutto di Lähtö/Départ è prevista un’installazione dello stesso Nio, Bardo dove delle brevi proiezioni video in loop diventano ologrammi fluttuanti ispirati al cinema di Godard, Ichikawa e Antonioni. Sabato 13 luglio è la volta di Yann Frisch, giovane talento francese, vincitore del campionato Europeo di magia nel 2011 e di quello Mondiale nel 2012, al quale il festival dà “carta bianca” per un progetto dedicato alla figura del clown che andrà in scena al Castello di Rivoli. É invece un clima bucolico quello che si respira nel circo “poetico-agricolo” dell’Atelier Lefeuvre & André (13 e 14 luglio) che in La serre, piccolo gioiello sull’essenza dell’arte circense, accoglie gli spettatori sotto una vera serra con tanto di manto erboso e clown davvero ecologici: due giardinieri armati di carriola e badile. Stessa atmosfera intima per il danese Karl Stets che tuttavia contamina il suo circo stravagante con il thriller e l’horror, presentando a Teatro a Corte il cavallo di battaglia Cuerdo (13 e 14 luglio) in cui è alle prese con 3 corde, 9 trappole per topi pronte a scattare, un grammofono e un pesciolino. E infine il circo che si contamina con la danza. Dopo il successo della scorsa edizione torna al festival Yoann Bourgeois (20 luglio) con il nuovo lavoro La balance de Lévité, una forma breve che indaga il punto in cui il corpo rimane sospeso, senza punti d’appoggio, e solo allora ogni cosa diventa possibile.
Molto attesi gli inglesi di 1927, definiti dall’Observer “uno dei fenomeni più brillanti del nuovo teatro inglese” e dal Times “un astro in ascesa”, che arrivano per la prima volta in Italia con The Animals and the Children Took to the Streets (19 e 20 luglio) salutato dalla stampa britannica come “uno spettacolo dalla bellezza travolgente”. Reduce da una tournée in America, Cina e Russia, la giovane compagnia propone un folgorante mix di cinema d’animazione, teatro di figura e musical da camera (con musica rigorosamente dal vivo). Dall’Irlanda è atteso invece Colin Dunne, con l’applauditissimo Out of Time (7 luglio), una corsa a perdifiato nella danza tradizionale irlandese contaminata con la contemporaneità, in un solo che secondo The Guardian genera “un’inaspettata e sensuale bellezza”.
Le creazioni in situ, la chiusura del festival a Venaria e tanto altro ancora…
Espressione concreta del desiderio di Teatro a Corte di coniugare la scena contemporanea con il patrimonio storico delle dimore sabaude, le creazioni in situ rappresentano un momento fondante del festival e affidano ad artisti internazionali il compito di dialogare con le architetture e gli spazi delle dimore sabaude per offrire al pubblico emozioni uniche. In questa ottica sono nati i già citati spettacoli e performance di Alexandra Broeder, della C.ie Zerogrammi, Yann Frisch e Nick Steur. Come creazioni in situ, figurano inoltre la nuova creazione di Gabriella Cerritelli, Attack in Racconigi (20 luglio), un’indagine dall’interno di un cono claustrofobico sul rapporto tra corpo e spazio e due brevi lavori di Paolo Mohovich, Addì, 12 luglio 1833 (12 luglio) che segna la straordinaria riapertura per soli 50 spettatori a replica del Teatrino di Corte del Castello di Agliè e Orlando (14 luglio) tratto da Virginia Woolf, che segna l’eccezionale ritorno sulle scene dello stesso Mohovich nella magnifica cornice della Galleria di Diana nella Reggia di Venaria Reale. Ultimo progetto in situ è quello della compagnia La Voce delle Cose che, con Macchina per il teatro incosciente (5, 6, 7, 12, 13, 14, 19, 20 luglio), accompagnerà il pubblico prima e dopo gli spettacoli del festival in un rapido intrattenimento animato da cucchiai di legno, viti, bulloni e mollette.
Sono ancora da ricordare altri spettacoli internazionali: dalla Polonia il Teatr Polski di Bielsko-Biala (con cui la Fondazione TPE ha intrapreso una fruttuosa collaborazione) presenta in prima nazionale lo spettacolo Chewingum revolution in scena sabato 20 luglio, recitato in lingua italiana, che è un divertente spaccato di vita quotidiana in Polonia sotto la dittatura socialista; e dalla Svizzera e dall’Ungheria la compagnia József Trefeli, presenta la nuova creazione JINX 103, vicina al percorso di Colin Dunne per il lavoro di commistione tra la danza contemporanea e le danze tradizionali ungheresi. La musica non manca al festival con il concerto Italiani di tre piemontesi d.o.c: Giorgio Li Calzi (trombettista e compositore), Johnson Righeira (duo Righeira), Gianluigi Carlone (sassofonista della Banda Osiris) nella suggestiva cornice della Reggia di Venaria il 14 luglio.
Continua per il secondo anno la collaborazione tra Teatro a Corte, Festival delle Colline Torinesi, Festival Sul Filo del Circo e Live - Fondazione Piemonte dal Vivo all’interno del Progetto C3+, per sviluppare progetti internazionali di teatro contemporaneo, armonizzare i calendari, condividere non solo spettacoli e iniziative, ma anche servizi per il pubblico. Le compagnie accompagnate dal progetto quest’anno sono: Maniaci d’Amore, Proxima Res, Teatrul Act per Colline Torinesi; Circopitanga, Lou ar bicause, Nanirossi per Sul Filo del Circo. Per Teatro a Corte figurano i già citati Trattato della lontananza della C.ie Zerogrammi, Attack in Racconigi di Gabriella Cerritelli, Addì, 12 luglio 1833 e Orlando di Paolo Mohovich.
Chiude il festival (21 luglio) Page Blanche, grande spettacolo di Luc Amoros che monterà grazie ad una impalcatura un’enorme pagina bianca sulla facciata della Reggia di Venaria. Si creerà così un affresco collettivo e un fumetto virtuale, creato da una mezza dozzina di pittori-cantanti.
Diretto da Beppe Navello, ideato e realizzato dalla Fondazione Teatro Piemonte Europa con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino, Fondazione CRT, il festival ospita nel corso di 3 week-end 22 compagnie di 10 differenti nazionalità (Italia, Danimarca, Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia, Svizzera, Ungheria) per 24 spettacoli di cui 13 prime nazionali e 7 creazioni site-specific, 1 vetrina olandese e 12 differenti location in 6 comuni (Agliè, Druento, Racconigi, Rivoli, Torino, Venaria Reale).
Informazioni per il pubblico BIGLIETTERIA PALAZZO REALE : tel. +39 011.4362736 - info@teatroacorte.it - www.teatroacorte.it